PAG.74 NR°1,2,3,4 PAG.78 NR°1,2,3,4 PAG. 81 NR°1,2,3,4 PAG.83 NR°1,2,3,4,5,6

 DOMANDE PAG. 74 NR° 1,2,3,4

1. Secondo Bacone l'ampliamento dell'orizzonte conoscitivo è dovuto all'efficace ruolo delle scoperte scientifiche e della tecnica sulla vita degli uomini.                                                Per lui la scienza non è un ' impresa puramente teoretica, bensì un modo attraverso cui l'umanità arriva a scoprire e a padroneggiare le leggi della natura, asservendole ai propri scopi.

2.  Bacone sostiene che vi è stato un tempo in cui gli uomini si ponevano umilmente all'ascolto della natura, poi la boria degli intellettuali, seguaci di una cultura libresca e retorica, ha allontanato le menti da essa e il mondo si è impoverito.

3. Gli idoli della tribù consistono nei pregiudizi della tribù umana, così definiti perché radicati nella specie umana.Questi idoli ci portano a considerare le cose in base ai nostri schemi mentali o ai nostri bisogni.

4. I pregiudizi che derivano dal linguaggio e danno origine agli idoli della piazza, i quali derivano dall'uso arbitrario o inappropriato delle parole.

DOMANDE PAG. 78 NR° 1,2,3,4

1. Con il metodo induttivo, Bacone mira a interpretare la natura, ossia a cogliere le vere cause dei fenomeni.

2. La funzione delle tre tavole consiste nel presentare alla mente una collezione ordinata di fatti.

3. La prima vendemmia rappresenta la prima ipotesi dell'interpretazione del fenomeno studiato, mentre l' experimentum crucis deve porre il ricercatore nelle condizioni di escludere una delle ultime possibilità lasciate aperte.

4. I caratteri della città ideale immaginata da Bacone sono: l'esaltazione di una futura società della tecnica, una società umana perché felice e pacifica, una società che ha sconfitto la superstizione, l'ignoranza, la violenza e l'oscurantismo intellettuale.

Tale società sarà possibile, per il filosofo, solo quando l'uomo coltiverà la scienza e il sapere autentico.

DOMANDE PAG. 81 NR° 1,2,3,4

1. Gli idoli della spelonca si riferiscono ai pregiudizi derivati da ereditarietà, educazione e ambiente.

L'immagine della spelonca è di chiara derivazione platonica: nella caverna ( ovvero nella mente) di ciascun individuo la luce naturale tende a essere alterata, a causa delle cattive abitudini contratte, dell'educazione ricevuta e dei condizionamenti esterni.

2. Secondo bacone quando adoperiamo i termini in modo improprio o confuso o confuso, anche la nostra conoscenza ne risulta penalizzata, perdendo in precisione e rigore.

3. La similitudine è la seguente: " L'intelletto umano è simile a uno specchio che riflette irregolarmente i raggi delle cose, che mescola la sua propria natura a quella delle cose e le deforma e le travisa."

La similitudine si riferisce all'immagine della mente come uno specchio, che indica il meccanismo in virtù del quale l'uomo nella sua attività percettiva e conoscitiva deforma la realtà, a causa degli schemi sensibili e mentali innati con cui organizza e interpreta i dati dell' esperienza.

4. Secondo Bacone l'uomo deforma in vario modo la conoscenza della realtà a causa dei diversi idoli poiché nella natura umana e nella costituzione individuale sono presenti false idee che impediscono il conseguimento della verità.

DOMANDE PAG. 83 NR° 1,2,3,4,5,6

1. L'aiuto della mano e l'uso di un metodo adeguato contribuiscono a far progredire l'intelletto sulla via della verità.

2. Si riferisce al fatto che solo se conosciamo le cause dei fenomeni saremo in grado di comprenderne anche gli effetti.

3. La logica è definita più dannosa che utile perché non può imporre le proprie regole alla realtà naturale.

4. Col termine ministro Bacone si riferisce all'uomo come servo, umile e attento, delle leggi; egli deve attenersi alle sue regole e ai suoi insegnamenti, perché costituiscono i limiti conoscitivi che egli non può né deve varcare, al fine di evitare di incorrere in errori.

Mentre il termine interprete si riferisce al fatto che l'uomo può interpretare le leggi della natura, poiché ne é il ministro.

5. Bacone ritiene che l'unico strumento valido con cui l'uomo può ricorrere nella sua ricerca della verità è l'induzione, che muove dall'esperienza sensibile.

6. Bacone afferma che sapere è sinonimo di potere in quanto soltanto se conosciamo le cause dei fenomeni saremo in grado di comprenderne anche gli effetti.

Ritengo che questo principio al giorno d'oggi possa rappresentare un grande vantaggio ma anche un grande rischio; da una parte il possesso della conoscenza ci consente di migliorare, di avanzare nel progresso e di aiutare gli altri uomini, ad esempio possedendo delle conoscenze mediche siamo in grado di curare chi ne ha bisogno; dall'altra il possesso della conoscenza può essere sfruttato unicamente per scopi personali che possono ledere anche gli altri.

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