Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2023

DOMANDE PAG. 128 E 130

 1. Le idee della mente umana possono essere distinte in idee avventizie, che derivano dall'esperienza; idee fittizie, inventate dal soggetto; e idee innate, che non provengono né dall'esperienza né dal soggetto. 2. Per Cartesio la presenza dell'idea di Dio nell'uomo né dimostra l'esistenza poiché non possiamo pensarlo senza includere, nell'idea che abbiamo della sua natura o essenza, l'esistenza. 3. Il filosofo presenta un terzo argomento l'esistenza di Dio; si tratta della prova ontologica. In cui Dio deve esistere necessariamente, perché non possiamo pensarlo senza includere, nell'idea che abbiamo della sua natura o essenza, l'esistenza. L'assoluta perfezione implica l'esistenza: infatti se ipotizziamo un essere perfetto e ci sforziamo di enunciarne le perfezioni, non possiamo fare a meno di aggiungere anche l'esistenza. Pag.130 1. L'uomo può credere in ciò che la ragione gli presenta come vero in modo chiaro e distinto poiché

DOMANDE PAG. 111,114,121

 DOMANDE PAG. 111 NR° 1,2,3 1. Cartesio ha una visione ottimistica dell'impresa filosofica perché ritiene che la conquista del sapere non sia impossibile né difficile, a patto che si osservino alcune regole essenziali nella ricerca della verità, ossia che si adotti un adeguato metodo d'indagine. 2. Per metodo Cartesio intende il sentiero che consente di raggiungere la meta desiderata, ossia la verità. 3. Un'idea può essere definita chiara e distinta, solo quando la mente la intuisce senza alcuna confusione, precipitazione o prevenzione. Un'idea è chiara quando si impone con tale forza che non la si può non ignorare, un'idea è distinta quando è separata da ogni altra e definita in sé stessa. DOMANDE PAG.114 NR° 1,2,3,4,5 1. L'ipotesi del genio maligno consiste nel trarre in inganno; quello che si pensava fosse vero è messo in dubbio dalla presenza del genio maligno. 2. La proposizione "penso, dunque sono"  secondo Cartesio non deve essere considerata un