CARTESIO

 CARTESIO

Cartesio nasce nel 1596  ,a La Hay nella Touraine, in Francia, e frequenta il celebre collegio dei gesuiti di La Fléche , una delle scuole più prestigiose dell'epoca.

Tuttavia rimane deluso dalla formazione ricevuta e, preso dal desiderio di ricercare autonomamente la verità, si dedica alla lettura di tutti i libri che gli capitano tra le mani, tra cui libri di magia, astrologia. Un interesse motivato anche dal senso di insufficienza e vacuità del sapere filosofico tradizionale.

Cartesio ha una visione ottimistica dell'impresa filosofica perché ritiene che la conquista del sapere non sia impossibile né difficile, a patto che si osservino alcune regole essenziali nella ricerca della verità, ossia che si adotti un adeguato metodo d'indagine, il quale deve prendere come modello il rigore e la chiarezza del metodo matematico.

Per questo motivo elabora le quattro regole del metodo, sentiero che consente di raggiungere la verità:

  1. Evidenza → solo le idee chiare e distinte sono da considerare vere
  2. Analisi → occorre scomporre i problemi nelle loro parti elementari
  3. Sintesi → bisogna passare gradualmente dalle conoscenze semplici a quelle complesse
  4. Enumerazione → è necessaria una revisione generale di tutte le fasi precedenti del processo conoscitivo
Egli inoltre ricerca un fondamento certo del sapere attraverso il dubbio metodico (prevede di accettare come vero solo quello che è assolutamente evidente), la cui estensione è il dubbio universale, quello iperbolicomettere in dubbio ogni cosa, in base al quale si giunge a dubitare di ogni cosa, a causa delle ipotesi del genio maligno incantatore.

Cartesio afferma che l'unica certezza è rappresentata dal cogito, ovvero l'intuizione immediata del proprio esistere come soggetto pensante.                                        ↓     

                                                                                              "cogito, ergo sum"




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