Johann Gottlieb Fichte

 Johann Gottlieb Fichte

Il filosofo Fichte sostiene che l'Io è un processo creativo e infinito e che si articola in tre momenti :

 1.Tesi, dove l'Io pone sé stesso e si rivela come attività autocreatrice 

 2. Antitesi, dove l'Io pone il non-Io e produce l'altro da sé come oggetto e ostacolo                       indispensabile alla sua attività

3.Sintesi, dove l'Io oppone all'io divisibile un non-Io divisibile, si particolarizza nei singoli io empirici e finiti contrapposti alle cose del mondo

Inoltre Fichte afferma che la natura e il mondo non possono esistere in modo indipendente dall'Io, in quanto quest'ultimo -> pone il non-Io e si determina come io empirico grazie all'immaginazione produttiva.

Il compito dell'uomo quindi è quello di affermare la propria libertà; infatti il mondo esiste:
- in funzione dell'uomo
- e del suo autoperfezionamento -> primato della vita morale rispetto a quella teoretica.

In seguito Fichte afferma che l'uomo ha il suo fine nella società -> quest'ultima ha l'obbiettivo di realizzare la completa unità di tutti i suoi membri.
La società attua questo processo grazie alle due leggi morali:

      1.Trattare gli altri come fini e mai come mezzi
      2. Puntare al perfezionamento degli uomini tramite                  l'educazione

Per questo motivo la missione del "dotto" consiste nel promuovere il progresso culturale e morale di tutte le classi sociali.

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